guide turistiche Martina Franca

Unico esempio di città barocca e rococò della Valle d’Itria,il cui centro storico è caratterizzato da palazzi nobili e da maestose chiese, tra cui spicca la meravigliosa basilica di San Martino con la facciata rococò.In questa città le architetture signorili del settecento convivono armoniosamente con le casupole risalenti a un’epoca più antica,tipiche sono quelle con i tetti a “pignon”.

guide turistiche Locorotondo

Bianca di calce è Locorotondo,costruita a suggestiva pianta circolare, che si affaccia sulla Valle d’Itria.Questa bella cittadina col nome del suo vino bianco è entrata nella storia della enogastronomia nazionale.

Dire Locorotondo significa dire Doc Locorotondo.

guide turistiche Alberobello

Il borgo antico è costituito da trulli, patrimonio dell’Unesco dal 1996,realizzati a secco,cioè senza l’uso della malta,così le chiancarelle lavorate a mano,vengono sovrapposte su anelli concentrici in modo decrescente fino a chiudersi in cima,creando il caratteristico cono.Qui non servono molte indicazioni per la visita, basterà passeggiare tra le pittoresche viuzze per imbattersi negli angoli più spettacolari della città.Stradine lastricate,trulli dai muri bianchi e il tetto conico e poi ancora i segni in calce disegnati sui coni e i pinnacoli fanno di Alberello una scultura vivente senza tempo,che immerge il visitatore in un’atmosfera fiabesca.

guide turistiche ostuni

Arroccata su tre colli, Ostuni sorge nella Valle d’Itria, denominata la Città Bianca, legata alla caratteristica colorazione con pittura a calce del borgo antico, una pratica tuttora rigorosamente rispettata dai residenti. Al centro del borgo troneggia la quattrocentesca Cattedrale in stile romanico-gotico su cui spicca un grande rosone a 24 raggi di rara bellezza.

Lungo via Cattedrale che divide in due il cuore medievale della città, si trova l’ex Monastero carmelitano sede del Museo delle civiltà preclassiche della Murgia Meridionale dove è esposto il calco di Delia, una donna in gravidanza vissuta 25.000 anni fa.

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guide turistiche polignano a mare

Polignano si presenta con le sue case bianche sovrapposte e arroccate sulla parete rocciosa in cui vi sono tante grotte scavate dall’erosione marina. Qui bisogna concedersi il piacere di una passeggiata lungo i suoi vicoli partendo,perché no, dall’antica chiesa dell’Assunta.Un paese dagli scorci mozzafiato e  da cui si può ammirare il mare dal colore azzurro lapislazzulo.

Da ricordare il Museo dedicato all’artista Pino Pascali che ospita mostre di arte contemporanea.

guide turistiche castel del monte

Anche se definitivamente privato dei marmi e delle sculture che un tempo lo ornavano, il castello ottagonale,con le sue otto torri anch’esse ottagonali, incute un indiscutibile rispetto per l’ambiente naturale in cui fu collocato, sia per l’arditezza e la signorilità della costruzione.Eretto fra il 1240 e il 1250,cioè nell’ultimo decennio di vita dell’imperatore Federico II,esso costituisce il più nobile esempio di architettura gotica di tutta l’Italia Meridionale.Dopo la morte di Federico II,fu trasformato in prigione e accolse i tre figli di Manfredi.Dopo l’Unità d’Italia, il governo prese a cuore le sorti di questo splendido gioiello architettonico,incastonato in un panorama affascinante.Si iniziarono gli studi su Castel del Monte e si scoprì che il disegno fu probabilmente dello stesso Federico, il quale si servì, per la sua progettazione, di maestri pugliesi,arabi,bizantini,lombardi e francesi, i quali indubbiamente lasciarono ciascuno la propria impronta. Si pensa che questo castello fosse una residenza di caccia dell’imperatore che scrisse :’ De arte  venandi cum avibus ’oppure si è supposto fosse un osservatorio astronomico. Si può dire che una giornata passata quassù ,tra il profumo dei pini che circondano l’antica costruzione e l’aria saluberrima delle Murge, è un vero riposo del corpo e della mente,godendo anche della presenza materiale di un’opera incomparabile e della presenza immateriale dello spirito del grande imperatore.  

guide turistiche taranto

Nella topografia della città si possono individuare tre zone distinte: la Taranto vecchia,sull’isola tra i due mari,la Taranto nuova,nell’immediato entroterra ad est dell’isola,e la Taranto industriale,a nord -ovest nella direzione del borgo di Statte.Visitiamo la città vecchia e quella nuova,soffermandoci nei luoghi più caratteristici.

LA CITTA’ VECCHIA

La città è vecchia è un’isola,circondata dal Mar Grande e dal Mar Piccolo,collegata alle altre parti della città da due ponti, il Ponte Girevole e il Ponte di Porta Napoli,in pietra.

Il nucleo principale del centro storico ruota attorno al Duomo e si sviluppa per stradine tortuose,vicoli in apparenza impenetrabili,case fatiscenti rosa dalla salsedine.

Ai tempi della Magna Grecia qui sorgeva l’acropoli e, in fondo alla via del Duomo, si possono veder due colonne doriche,le uniche testimonianze del tempio di Nettuno che qui sorgeva imponente.

IL CASTELLO ARAGONESE

Fatto costruire da Ferdinando I d’Aragona ( 1481-92 ) su precedenti fortificazioni,poi ingrandito dagli Spagnoli nel Cinquecento,il castello si affaccia sul Canale Navigabile tra il Mar Grande e il Mar Piccolo.Ha quattro torri cilindriche unite da cortine e baluardi.

Oggi è sede della Marina.

IL DUOMO

Dedicato a S.Cataldo, il Duomo di Taranto fu costruito nel 1071-72 e rimaneggiato dal XVI al XVIII sec.E’ a tre navate e gli archi tondi sono sorretti da ventiquattro colonne con capitelli corinzi,splendidi avanzi di qualche tempio greco.

La facciata è barocca,come pure la Cappella di S. Cataldo,riccamente ornata di affreschi e di statue settecentesche.Notevole l’altare con tarsie marmoree che custodisce le ossa del santo.

Nella cripta vi sono tracce di affreschi bizantini del XII sec.

Interessante è il Tesoro del Duomo ,dove tra le diverse opere d’epoca medievale,si può ammirare una croce d’oro del VII-VIII secolo rinvenuta nell’arca di San Cataldo e sulla quale è inciso il suo nome.

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L’ultima città italiana sul tacco dello stivale è considerata la più nobile della regione pugliese.Da anni,forse da secoli,è chiamata,per le sue chiese e i fastosi palazzi,la capitale del Barocco e si fregia persino del titolo di Firenze del Sud.

II borgo antico,caratterizzato da un’architettura fastosa,ricavata da una pietra non pregiata,il tufo, conferisce un tono raffinato e aristocratico,in contrasto con la realtà di un centro che traeva dalla civiltà contadina le sue ricchezze e i suoi modelli di vita.Nelle strette vie medievali si levano palazzi sontuosi,chiese stupende,piazzette e cortili rustici sormontati da elaborate finestre e da panciuti balconi,creazioni di fantasiosi architetti o di umili artigiani.Qui il Barocco è ampolloso,carico di statue e di fregi elaborati.

L’ANFITEATRO ROMANO

Nell’area della Piazza di S.Oronzo si possono ammirare i resti di un anfiteatro romano ,costruito secondo alcuni nel II sec.d.C., secondo altri nel I.

Di forma ellittica ,con doppio ordine di gradinate,l’anfiteatro aveva il muro della cavea ornato da un parapetto con pregevoli rilievi,in parte conservati,che raffigurano zoomachie, e scene di combattimento.

LA COLONNA DI SANT’ORONZO

Quasi al centro della piazza di Sant’Orono,si trova una colonna romana,offerta dai Brindisini e un tempo collocata sulla Via Appia ad indicarne il termine.Il capitello corinzio regge la statua di Sant’Orono, patrono della città,a cui il monumento fu dedicato in voto per la fine della peste nel 1656.

IL PALAZZO DEL SEGGIO

Nei pressi dell’anfiteatro è il Palazzo del Seggio,o come dicono i leccesi il “Sedile”,un edificio rinascimentale-barocco a pianta quadrata,aperto sui lati da spaziose arcate ogivali.

SANTA CROCE

Questa chiesa non è in realtà del tutto barocca; la costruzione attuale venne iniziata prima del 1550 e ha schiette strutture rinascimentali,come i colonnati che sono brunelleschiane e gli archi sotto la cupola sono gotici.In seguito grazie alla esuberanza degli artisti sei-settecenteschi,furono create barocchissime vegetazioni,soprattutto sulla facciata,ma anche in certe fasce internet negli altari trattati con una minuzia da orafi.

IL DUOMO

Da piazza Sant’Orono è facile raggiungere il centrale Corso Vittorio Emanuele II;dopo pochi passi si può raggiungere l’ampia e scenografica Piazza del Duomo sulla quale si affacciano gli edifici barocchi che costituiscono una delle maggiori attrattive architettoniche della città: il Duomo,col suo slanciato campanile,l’Episcopio e il Seminario.

Il Duomo,dedicato all’Assunta,fu costruito in epoca normanna ,ma rifatto completamente dallo Zingarello,nel XVII secolo.

Il campanile del Duomo,alto circa 68 m. opera sempre dello Zingarello,è una costruzione ardita e imponente,dalla cui sommità si può ammirare un magnifico panorama della città e di buona parte della Penisola Salentina.

IL SEMINARIO E L’EPISCOPIO

Tutto un lato della piazza è occupato dall’esteso palazzo del Seminario,sulla cui ricca e signorile facciata a bugne lisce ,spiccano le trine delle finestre e un grazioso portale sul quale si innalza un’elegante loggia a tre archi.

Il palazzo vescovile,o Episcopio, risale al secolo XV ma fu restaurato e ampliato nei due secoli successivi.

Possiede ,al primo piano,uno spazioso loggiato ad archi,impostati su semicolonne. 

guide turistiche otranto

Otranto,malgrado la distruzione del 1480 da parte degli Ottomani,conserva il suo aspetto medievale con la sua cattedrale fatta erigere nel 1080 da Ruggero il Normanno.Divisa in tre navate ,sorrette da quattordici colonne,con la sottostante cripta la cui volta è sorretta da colonne marmoree monolitiche,custodisce affreschi primitivi,l’ossario degli ottocento martiri,il prezioso mosaico del presbiterio rimasto intatto,e la chiesetta bizantina di San Pietro,eretta nel X secolo d.C. nello stesso posto,stando alle comuni credenze,dove il fondatore della Chiesa romana approdò e tenne la prima predica.Nè meno interessanti sono la grandiosa Torre Alfonsina (1483) e il Castello (1485-98) fatto erigere da Ferdinando d’Aragona. Il tutto specchiato in un mare stupendo,frequentatissimo d’estate